"Posso soltanto dire
che è un viaggio che ti
cambia la vita"
Che facciamo? Chi siamo? E perché è importante raccontartelo!
Missioni Onlus è un’esperienza di volontariato e un percorso interiore che coinvolge adolescenti, giovani e adulti italiani nel portare conforto e aiuto concreto alle persone bisognose dei Paesi poveri e in via di sviluppo.
Missioni significa vivere un’esperienza nuova, donarsi in un modo mai vissuto prima, dare un senso al proprio tempo e crescere interiormente. L'amicizia autentica, la conoscenza di sé tramite la scoperta dei propri doni e le dinamiche di gruppo, l'integrazione delle proprie fragilità, l'imparare a dare un nome a quanto accade nel proprio interiore, e la presa di coscienza di avere una missione in questa vita sono solo alcuni degli aspetti cardini di questo percorso.
Cerchiamo di fare la differenza costruendo strutture scolastiche ed sportive, case per famiglie che vivono in povertà estrema. Assistiamo bambini orfani e bambini malati, anziani abbandonati.
Dove andiamo e cosa facciamo
Alcune statistiche
Volontari
Famiglie aiutate
Baraccopoli aiutate
Missioni 2019 (ultime prima del COVID)
Missione in Perù
(15-17 anni)
Nell’anno 2019, 79 ragazzi provenienti da diverse città italiane, hanno proseguito con la costruzione di una scuola elementare ad Arequipa a più di 2700 metri di altitudine; hanno assistito durante i pomeriggi quasi un centinaio di bambini orfani, facendoli giocare e aiutandoli con i compiti; infine, hanno costruito 28 case prefabbricate a Cañete, portando conforto e speranza a famiglie che vivono in povertà estrema. Ecco il video!


Missione in Ecuador
e Perù
(18 anni in su)
In seguito al viaggio dei “piccoli”, altri 40 ragazzi, poco più grandi e con più esperienza nelle missioni, sono partiti prima a San Vicente di Canoa, nella costa nord dell’Ecuador, per costruire 8 case prefabbricate per famiglie in estrema difficoltà. In seguito sono partiti verso il Perù, e hanno costruito altre 14 case nelle baraccopoli di Cañete.
Missione in Perù
(per adulti)
Dopo la Pasqua del 2019 è partito il primo gruppo di adulti. Il viaggio, di poco più di una settimana, si è concentrato su Cañete, Perù, dove abbiamo costruito 6 case per famiglie in povertà estrema.

Martina Cabassi
Milano
Sono tornata perché durante l’anno sento il bisogno di sentirmi come mi sento qua, cioè piena. In Perù riesco a essere orgogliosa di chi sono, non mi sento meno degli altri, siamo tutti uguali. Questo mi dà tanta sicurezza, sono più sicura di me stessa e, quindi, ho anche lo spazio per fare meglio le cose, ho la voglia di fare le cose. Grazie al nostro aiuto, cambiamo la vita di queste persone, e mi rendo conto di contare e di essere importante per loro. Che io possa fare qualcosa di così grande per qualcuno, mi appaga, mi fa sentire completa, è la definizione di completezza.
Filippo Verga
Milano
In questo viaggio ho scoperto molto me stesso, le mie capacità, i miei difetti, e sono certo di essere cambiato in meglio. Voglio che dare amore al prossimo sia la base di tutto. È qualcosa che mi rende molto felice, è la prima cosa che voglio nella mia vita. Ho capito come il lavorare per gli altri sia qualcosa di gratificante che ti unisce alle altre persone. Ho anche avuto la fortuna di avere un rapporto con Dio, è diventata una presenza fondamentale nella mia vita. Vorrei che anche altre persone scoprano quanto questo rapporto sia importante, che capiscano cos’è ciò che facciamo e chi ci porta a farlo.
Maria Sforza
Roma
Non sono mai riuscita a trovare un modo migliore per esprimere meglio chi sono. Non esiste un’ altra esperienza che riesca a darmi ciò che mi trasmettono questi momenti. Non ho ancora trovato la mia strada, ma qua riesco, in qualche modo, a vederla, riesco a vedere in maniera semplice chi sono senza troppi strati di egoismo e vanità, di invidia. La società in cui viviamo si aspetta che facciamo tutto da soli, che non diventiamo un problema, che tu non ti possa mai fermare. Ti porta a anestetizzare i problemi poiché non si hanno altre possibilità.
Alessandro Pasolini
Roma
Sono venuto in Perù per cercare qualcosa dentro di me, magari un qualcosa che non pensavo di avere. Volevo capire determinate cose, iniziare a conoscermi e vedere l’impatto che potevo avere nella vita delle persone, e quale impatto potevano avere loro. È stato un viaggio che è riuscito a tirare fuori il mio lato più bello… o meglio, è stata la vita di queste persone che è riuscita a farlo. La gioia che uno prova in questo viaggio dipende da quanto ti metti in gioco, da quanto ti doni, dall’amore che vuoi dare a tutte queste persone. È stata la felicità più pura e vera che ho provato in tutta la mia vita. L’amore è la prima cosa da mettere in gioco per aiutare il prossimo. Non potrai aiutare veramente nessuno se non è dal profondo del cuore.
Luca de Freitas
Milano
Credo che nella vita di ognuno, lo scopo della propria esistenza sia amare, poter donarsi in maniera gratuita. Sono venuto in missione perché l’amore che posso donare nel mio paese non è sufficiente. Questo mi da fastidio, quasi mi distrugge dentro, non posso sopportare che avendo tutto ciò che ho, non riesca a darglielo agli altri. Quando aiuto qualcuno e vedo la sua vita diventare migliore, guadagno forza interiore, cresco interiormente. E anche se di materiale non ho ricevuto nulla, la forza di maturare e dare amore è tantissima. È difficile metterlo in parole, è qualcosa che mi tocca molto il cuore. Questa esperienza l’ho potuta vivere solo qua, durante le missioni.
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